«“Vieni Spirito di Pace!” È questa l’invocazione che vogliamo far risuonare questa sera in questa veglia di Pentecoste in comunione con tutte le Chiese che sono in Italia… In questo mondo così arso e assetato a causa delle guerre, delle violenze e delle ingiustizie quotidiane, c’è un gran bisogno di abbeverarci alla sorgente d’acqua viva che è lo Spirito donatoci da Gesù… Questa sera domandiamoci a quali fonti d’acqua ci dissetiamo?».
Così ha esordito monsignor Marco Brunetti, nell’omelia tenuta durante la veglia di preghiera di Pentecoste con i giovani, sabato 7 giugno, nella cattedrale di Alba, vegli dedicata all’invocazione della pace nel mondo. E proprio ai giovani in vescovo si è rivolto, citando le parole di papa Leone e commentando: «Sono convinto che anche nella nostra Chiesa ci siano molti giovani a cui lo Spirito dice: Non abbiate paura! Accettate l’invito di Cristo!». A conclusione, assieme a una specifica preghiera per la pace di don Tonino Bello, il vescovo Marco ha manifestato un auspicio: «Questa è la nostra speranza: che la pace giusta e duratura si realizzi nel mondo intero e altresì che molti giovani rispondano con coraggio alla chiamata del Signore».
Di seguito il testo completo dell’omelia:
Solennità di Pentecoste
VEGLIA DI PREGHIERA PER LA PACE
OMELIA DEL VESCOVO MARCO
Cattedrale di San Lorenzo
ALBA – Sabato, 7 giugno 2025
“Vieni Spirito di Pace!”
È questa l’invocazione che vogliamo far risuonare questa sera in questa veglia di Pentecoste in comunione con tutte le chiese che sono in Italia.
Vuole essere un grido che si innalza verso il cielo per implorare con forza il dono della pace per il mondo intero.
Le letture che abbiamo ascoltato ci hanno presentato quanto sia protagonista lo Spirito Santo nella storia della salvezza e della Chiesa.
Lo Spirito che aleggia sulle acque è lo Spirito creatore che ha fatto bene ogni cosa.
Lo Spirito è quella sorgente di acqua viva di cui ci parla Gesù nel Vangelo:
“Se qualcuno ha sete, venga a me, e beva chi crede in me. Come dice la Scrittura: dal suo grembo sgorgheranno fiumi di acqua viva». Questo egli disse dello Spirito che avrebbero ricevuto i credenti in lui”.
In questo mondo così arso e assetato a causa delle guerre, delle violenze e delle ingiustizie quotidiane, c’è un gran bisogno di abbeverarci alla sorgente d’acqua viva che è lo Spirito donatoci da Gesù.
Sono molte le sorgenti inquinate a cui spesso ci abbeveriamo, solo in Gesù possiamo dissetarci, ecco perché facciamo nostro il suo invito: “Se qualcuno ha sete, venga a me …”.
Questa sera domandiamoci a quali fonti d’acqua ci dissetiamo?
La Parola di Dio, la Grazia dei sacramenti, le opere di misericordia sono per noi sorgenti d’acqua viva?
Solo se dissetati dallo Spirito d’acqua viva potremmo costruire una pace vera: “disarmata e disarmante”, come ha detto Papa Leone.
In queste prime settimane il Papa rivolgendosi in momenti diversi ai giovani ha detto nel suo primo Regina Caeli
“E ai giovani dico: “Non abbiate paura! Accettate l’invito della Chiesa e di Cristo Signore!”. La Vergine Maria, la cui vita fu tutta una risposta alla chiamata del Signore, ci accompagni sempre nella sequela di Gesù” e mercoledì scorso all’udienza generale:
”Vorrei dire, specialmente ai giovani, di non aspettare, ma di rispondere con entusiasmo al Signore che ci chiama a lavorare nella sua vigna. Non rimandare, rimboccati le maniche, perché il Signore è generoso e non sarai deluso! Lavorando nella sua vigna, troverai una risposta a quella domanda profonda che porti dentro di te: che senso ha la mia vita?”.
Questi inviti così pressanti da parte del Papa ai giovani non cadano nel nulla, domandiamo allo Spirito che possano far breccia nei cuori dei nostri giovani, affinché accolgano la chiamata e non rimandino, anzi si rimbocchino le maniche, solo così potranno dare senso alla loro vita.
Sono convinto che anche nella nostra chiesa ci siano molti giovani a cui lo Spirito dice: Non abbiate paura! Accettate l’invito di Cristo!”.
Questa è la nostra speranza che la pace giusta e duratura si realizzi nel mondo intero e altresì che molti giovani rispondano con coraggio alla chiamata del Signore.
Vorrei concludere con una preghiera per la pace di don Tonino Bello, artigiano di pace:
Signore,
Tu che sei la sorgente di ogni pace,
rendi i nostri cuori capaci di ascoltare il tuo richiamo alla riconciliazione.
A tutti noi, donne e uomini di buona volontà,
aiuta a costruire ponti invece di muri,
parlare invece di armi,
abbracciare invece di disprezzare.
Aiuta i nostri leader a scegliere sempre il cammino della giustizia e del dialogo.
Incoraggia i nostri cuori a perdonare,
a superare i rancori,
a cercare la pace non come assenza di conflitto,
ma come un equilibrio fragile e prezioso
che si costruisce con la collaborazione e l’amore.
Signore,
rendi il nostro mondo un luogo dove si possa respirare la tua pace,
dove la fratellanza sia un valore più forte dell’odio,
dove la vita di ogni persona sia rispettata.
Amen.