Biblioteca diocesana del Seminario

Indirizzo: Piazzetta Mons. Natale Bussi, 1 – 12051 ALBA (CN)

Tel. 0173.440200 – 334.9433908

E-mail: bibliotecadiocesana.alba@gmail.com 

Responsabile: don Bernardino Negro (in qualità di Rettore)

Orari di apertura: Martedì e Mercoledì dalle ore 9,00 alle ore 12,00 e dalle ore 14,00 alle ore 17,00

Venerdì su appuntamento

Rimangono in vigore le prescrizioni di sicurezza anti-Covid: per l’ingresso è obbligatorio indossare una mascherina. All’ingresso sono posizionati dispenser di gel igienizzante. L’accesso è consentito preferibilmente su appuntamento, poiché le sale hanno una capienza contingentata nel rispetto della distanza fisica prevista per la sicurezza degli utenti.

 

CENNI DI STORIA della biblioteca diocesana

La biblioteca del Seminario vescovile di Alba, eretta a Biblioteca diocesana, è ospitata nei locali del Seminario vescovile: la sala storica al primo piano e le salette del corridoio adiacente, oltre a un deposito nelle cantine.

Il Seminario Vescovile di Alba fu fondato nel 1567 dal Vescovo Leonardo Marino (1566-1572). Il primo regolamento del Seminario risale al 1658 ad opera di Mons. Brizio, che rinnova la vita dei chierici con un richiamo forte allo studio, alla spiritualità e ad una vita integra. Sotto gli auspici di Mons. Vasco, carmelitano, (1727/1750) e Mons. Virginio Natta (1750/1768) il seminario verrà ampliato e modificato per poi essere terminato dal Vescovo Mons. Giuseppe Maria Langosco Stroppiana (1778).

All’inizio del 1800, con l’occupazione napoleonica del Piemonte, il Seminario conosce un periodo di grave decadimento, viene danneggiato, la Diocesi di Alba soppressa e i beni del Seminario alienati. (1801). Lo stesso Seminario viene adibito ad alloggio delle truppe militari francesi che lo saccheggiano. A Napoleone verrà inviata una petizione per la sua riapertura che avverrà nel 1818. Il restauro partirà nel 1819.

Dalla seconda metà dell’Ottocento, in seguito a piani d’intervento urbanistico che coinvolgono tutta la città di Alba, anche l’area occupata dal Seminario subisce modifiche. Nel 1844 l’architetto Busca subentra all’ingegner Vandero nel progetto per l’ampliamento del Seminario Vescovile, per il quale era stata prevista la costruzione di un nuovo fabbricato prospiciente la piazzetta. Il progetto di Busca, che prevede la demolizione di alcune parti secondarie dell’edificio seminariale preesistente, è costituito da una nuova manica ortogonale a quella esistente porticata, arretrata rispetto alla piazzetta. Il completamento della facciata sarà effettuato nel 1851; all’anno 1870 risale l’ulteriore ampliamento realizzato con la costruzione della manica interna.

Il primo accenno che troviamo nelle antiche memorie intorno alla biblioteca del Seminario Vescovile risale al 29 ottobre 1815, data del testamento dell’abate Pietro Paolo Giraudi, arcidiacono del Capitolo Cattedrale. Ma già prima di quella data il seminario era provvisto di una biblioteca. Sappiamo infatti che Mons. Brizio aveva fatto edificare la Casa dei Canonici attigua al Duomo – come testimonia una sua relazione del 1656 – e l’aveva dotata di una biblioteca.

La maggior parte dei volumi più antichi, attualmente posseduti dalla biblioteca, sono ad essa pervenuti per eredità da Mons. Nicola (1834) e da Mons. Fea (1855); per quanto riguarda il patrimonio più recente, esso proviene da lasciti fatti da sacerdoti defunti – Don Rossano, Don Gaia, Don Triverio, Don Bussi, don Stella – e da laici. Tra queste ultime donazioni è da ricordare la collezione di argomento giuridico lasciata in dono dall’avvocato Carlo Silvano, già sindaco della città a metà Ottocento. Un primo riordino generale venne eseguito nel 1937 dal prof. Don Natale Bussi che, con l’aiuto dei chierici, compilò anche uno schedario generale. Egli inoltre, in quanto Preside agli studi, istituì la Biblioteca dei chierici nella loro sala di studio per l’approfondimento degli studi liceali e teologici. I volumi della collezione libraria della biblioteca sono di ambito religioso, con edizioni di Teologia morale e dogmatica, Filosofia, Patristica, Storia e Storia ecclesiastica, Letteratura, testi di argomento e interesse locale e Periodici a tema religioso. Inoltre possiede manoscritti, incunaboli, cinquecentine e altre edizioni antiche, rare e preziose.

ATTIVITA’

La Biblioteca diocesana di Alba è una biblioteca storica e di conservazione specializzata in Filosofia; Religione; Teologia cristiana; Letterature italiana, sarda, dalmatica, romena, ladina. Essa è aperta al pubblico su appuntamento grazie alla presenza di un biliotecario specializzato.

La biblioteca per favorire l’accesso e lo studio del proprio patrimonio bibliografico cataloga i suoi fondi in SBN ed è parte del SIBEP.

Le attività della Biblioteca Diocesana sono attualmente coordinate in collaborazione tra Ufficio beni Culturali Ecclesiastici e Direzione del Seminario Vescovile. I lavori di schedatura e l’incarico per l’apertura al pubblico sono affidati alla cooperativa ARCA di Alessandria referenti le dottoresse Sara Corsini e Mara Mincione.