L’Unitalsi albese in mostra alla Moretta

dal 5 al 15 settembre si può far visita alla mostra dell’UNITALSI presso il Santuario della Moretta in Alba in occasione della festa 

e domenica 15 settembre alle 17.30 S messa al Santuario della Madonna della Mellea a Farigliano

«… Si venga qui in processione!» È questo il forte richiamo che ha mosso i cuori dei 130 pellegrini provenienti dai più diversi luoghi della nostra provincia, per aderire al pellegrinaggio diocesano a Lourdes organizzato dalla Sottosezione Unitalsi di Alba, dal 6 al 10 agosto 2024, e ritrovarsi ai piedi della Grotta di Massabielle ad incontrare e pregare la bianca Signora apparsa all’umile, fragile pastorella, Bernadette Soubirous, per diciotto volte, dall’11 febbraio al 16 luglio 1958, per domandare preghiere e penitenza per la conversione dei peccatori e la costruzione di una cappella dove venire a pregare in processione.

Ed è proprio questo che abbiamo fatto insieme, nella gioia di sentirci una comunità che prega, in cammino verso la Madre, l’Immacolata Concezione che con amore ci porta gustare la bellezza della misericordia che  suo Figlio, Gesù ha per tutti noi.

Nel pellegrinaggio di quest’anno ai pellegrini, ai volontari albesi e ai nostri cari ospiti della Piccola Casa del Cottolengo di Alba e della comunità Abrate di Mussotto, si è unito un nutrito gruppo proveniente dalle parrocchie di Sant’ Antonio abate di Montà e di Santa Maria del Podio di S. Stefano Roero, guidato dal parroco, don Paolo Marenco.  Inoltre ci hanno arricchito con il loro prezioso servizio i volontari provenienti dai paesi del saluzzese e da Tortona e il frizzante, instancabile gruppo dei nostri fantastici giovani, che ha offerto, con l’energia propria di questa stagione della vita ,una marcia in più alla nostra “processione”.

Monsignor Marco Brunetti, vescovo di Alba, ha presieduto e guidato il pellegrinaggio con premura paterna, offrendo vicinanza, conforto e parole di speranza in ogni sua riflessione durante le funzioni liturgiche e i momenti comunitari; accanto a lui monsignor Marco Mellino, che ci ha raggiunto da Roma, don Renato Oggero Norchi, il nostro Assistente spirituale, don Alin della parrocchia di Cortemilia, don Desirè della parrocchia di Santo Stefano Roero e fra Luca, della comunità francescana del Santuario di Mombirone.  La direzione del pellegrinaggio affidata  al  nostro presidente  Cabutto Alessandro,  sempre presente ed attento  affinché  si svolgesse  il tutto  in modo armonioso  e secondo il calendario, ringraziamo il dott. Claudio Taliano per la sua solerte e continua assistenza profusa durante tutte le giornata lourdiane.

Quante intense emozioni ci hanno pervaso fin dalla partenza da Alba su tre pullman diretti alla desiderata meta! Durante il viaggio il vescovo Marco Mellino, profondo conoscitore della storia del Santuario e delle apparizioni, ha condiviso con dovizia di particolari gli straordinari eventi che hanno fatto di Lourdes e della Grotta di Massabielle un angolo di Cielo sulla Terra, preparando l’animo a vivere tre giorni di intensa spiritualità e devozione.

In ciascuno dei momenti che, con la loro funzioni e celebrazioni scandiscono ritmi e tempi del pellegrinaggio, abbiamo potuto attingere a piene mani e bere alla sorgente della fede, proprio come fece Bernadette su invito di Aquerò: «Andate a bere e a lavarvi», sempre accolti e guidati dai nostri pastori.

Fin dal primo giorno la S. Messa internazionale ci ha avvolti con la solennità che la caratterizza, offrendoci il senso dell’universalità della Chiesa, in una San Pio X gremita del popolo di Dio in preghiera che, pur nelle diverse lingue ed espressioni, prende parte al grande dono del Sacrificio eucaristico.

Una  grande suggestione si è rivelato il nuovo cammino ideato per impreziosire e rendere concreto il  senso dell’andare in processione: cinque passi partendo dal Calvario bretone, posto all’ingresso dell’Esplanade, per vivere ad ogni tappa momenti di preghiera e di meditazione, guidati dalle parole di Bernadette , fino a raggiungere la Grotta con il cuore pronto ad accogliere ai piedi della Vergine Immacolata tutta la bellezza di essere avvolti da un Amore infinitamente più grande di noi.

La prima sera è stata animata dalla grande, gioiosa festa organizzata dal gruppo dei nostri giovani che hanno dato ampia dimostrazione di talentuosa bravura, non solo per lo spettacolo variegato offerto a tutti con freschezza ed abilità notevoli, ma soprattutto per il costante impegno profuso lungo tutto il pellegrinaggio rivolto in particolare ai nostri cari amici più fragili, e svolto con premura, attenzione e delicatezza, sempre attivi,  presenti e pronti a rendersi utili con rispetto e col sorriso.

Come scorrono i grani del rosario, appena accarezzati dalle dita per accompagnare l’Ave Maria, così anche noi abbiamo percorso ogni funzione ed ogni gesto accarezzati da Maria che continua a manifestare la sua presenza attraverso lo sguardo, il sorriso, la sofferenza dei figli a Lei più cari: i nostri malati che in tutte le celebrazioni ci hanno mostrato il volto più bello della Chiesa.

Come non ricordare: la Via Crucis dei pellegrini, lungo la salita al Monte e quella toccante nella Prateria, dedicata proprio ai nostri fratelli più fragili; la Celebrazione della Riconciliazione, nel silenzio che invita al raccoglimento; la processione aux Flambeaux, all’imbrunire, per accogliere la notte in una moltitudine di fiammelle, in preghiera a rischiarare la notte; il sentirsi famiglia nella S. Messa del Pellegrinaggio uniti in un unico abbraccio nella Basilica del Rosario per festeggiare gli anniversari di ordinazioni sacerdotale e quelli di matrimonio: il Gesto dell’acqua, ideato per sostituire l’immersione nelle vasche in seguito alla pandemia, ma altrettanto efficace per ricevere conforto, purezza e perdono; la celebrazione della S. Messa alla Grotta che ci riporta alla fede che smuove le montagne e sa trasformare un luogo sudicio e malfamato in un tabernacolo di salvezza; tutti poi siamo passati al suo interno per toccare quella dura roccia che trasuda di umiltà; la Processione Eucaristica, cuore e centro di tutte le espressioni di fede, attesa e densa di aspettative perché rivolta a tutti noi che, in varia misura, abbiamo qualche pena da alleviare, qualche grazia da domandare per sé, per i propri cari o per chi ci ha chiesto di farlo.

Sempre grande è l’interesse che suscita la visita al “Sui passi di Bernadette”, merito anche della nostra storica  guida  dalle ben note ed efficaci abilità comunicative, Monsignor Marco Mellino, capace di far rivivere nei luoghi dove avvennero gli eventi e le suggestioni che resero la veggente strumento e messaggera di Maria.

Da 115 anni la Sezione Piemontese dell’Unitalsi, di cui la Sottosezione di Alba fa parte insieme ad altre nove Sottosezioni sorelle, continua ad organizzare i pellegrinaggi, per offrire a tutti la proposta di vivere insieme momenti di intensa gioia, occasioni di riflessione, possibilità di rinascita, perché questo è camminare in processione a Lourdes: una continua rinascita ad una nuova vita, più vera, più serena, una vita piena.

L’Unitalsi di Alba