Il ruolo dei laici associati nell’Ac per un cammino di democrazia e di solidarietà a fianco della Chiesa

Nei mesi di novembre e dicembre, tutte le associazioni parrocchiali hanno realizzato le loro assemblee. Il cammino è iniziato nelle realtà territoriali di base, che si sono confrontate e hanno inviato alla presidenza diocesana le loro osservazioni e proposte per il documento assembleare. Come presidenza diocesana di Azione cattolica, ci siamo messi al loro fianco cercando, in primo luogo con la preghiera, ma anche con la vicinanza e l’incoraggiamento, un accompagnamento sapiente del cammino di ciascuna realtà. Attraverso l’elezione dei nuovi responsabili associativi, si è fatto il possibile per andare oltre un’assegnazione formale e improvvisata di incarichi, ma si è cercato, partendo dalle esperienze vissute e dalla conoscenza delle singole realtà, di trovare spazi e tempi idonei a ogni luogo, andando oltre le difficoltà contingenti. Siamo consapevoli che il cammino non è semplice, ma sappiamo che questo tempo per l’Ac è caratterizzato da riflessioni generanti e discernimento per tutti i soci, in compagnia dei simpatizzanti, nello stile sinodale delle Chiese che sono in Italia.

Ma qual è il compito dei laici associati? Sicuramente di essere immersi nella complessità di questo nostro tempo, consapevoli della chiamata a essere accoglienti, prossimi, in maniera generosa e competente in ogni ambito della vita. Nelle assemblee parrocchiali tutto questo è stato condiviso, raccontato e offerto; ora, ricchi di tante esperienze e relazioni, insieme ci prepariamo all’assemblea diocesana del 21 gennaio, nel pomeriggio ad Altavilla, dove saremo chiamati a votare il documento programmatico e a eleggere il nuovo Consiglio diocesano il quale, a sua volta, incaricherà una nuova presidenza diocesana.

Riaffermare la scelta democratica, non solo per regolare il rinnovo delle cariche, è prima di tutto una palestra formativa verso la corresponsabilità e un esercizio a costruire il bene di tutti. La durata triennale, con la possibilità di un solo secondo mandato, presente nello Statuto dell’Ac, ha un valore grande: permette agli aderenti di accettare l’incarico scegliendo di dedicarsi per un tempo limitato a una maggiore responsabilità e altresì a più aderenti di sperimentare (e conoscere più a fondo) il servizio di cura della nostra associazione.

In questo momento assembleare avremo soprattutto modo di verificare il cammino di questi quattro anni (un anno in più a causa del Covid-19) e di gettare le basi del prossimo triennio attraverso la votazione del documento programmatico. Verrà consegnato inoltre in quella sede, dal vescovo Marco il mandato ai nuovi presidenti parrocchiali, a sancire il legame profondo che l’Ac ha con la Chiesa locale, al fianco dei nostri pastori, del vescovo e del Papa. Concluderemo con un momento conviviale in semplicità e familiarità. Siete tutti invitati, aderenti con i preti assistenti, e simpatizzanti, per rinnovare o conoscere la grande famiglia dell’Azione cattolica di Alba.

La presidenza diocesana di Ac