Gli auguri natalizi del vescovo Marco Brunetti: Gesù nasce tra chi crede e non si lascia rubare la speranza

«Dopo 800 anni il presepe mantiene la sua forza spirituale e religiosa, ancorata al mistero dell’incarnazione che ci spinge a realizzare quel messaggio di pace, di luce e di amore di cui abbiamo un infinito bisogno… A Betlemme, in Cisgiordania, quest’anno non vi saranno gli addobbi luminosi, ma Gesù sì, lui sarà in tutti coloro che gli credono e non si lasciano rubare la speranza, in tutti coloro che gridano “Maranathà – Vieni Signore Gesù”». Così si esprime il vescovo di Alba, monsignor Marco Brunetti nel fare gli auguri per le imminenti festività natalizie.

Nel richiamare l’importanza di un segno come quello del presepe, il vescovo Marco si chiede: «Quest’anno quali personaggi vediamo nel presepe?», per richiamare alla realtà che stiamo vivendo e al presepe «che non vorremmo vedere»: «il bambino Gesù lo vedo rappresentato dai bambini, anche neonati, uccisi da Hamas in Israele o da quelli morti sotto le bombe a Gaza o in Ucraina e chissà in quante altre parti del mondo, dove si perpetua la strage degli innocenti!».