Omelia in occasione della S. Messa esequiale del can. Marengo Gianfranco

19-12-2022

Carissimi famigliari, amici, sacerdoti, diaconi e popolo santo di Dio,

siamo in molti raccolti questa mattina nella nostra Cattedrale per dare insieme l’estremo saluto al caro confratello don Gian Franco che ci ha lasciati proprio nei giorni della Novena in prossimità del Santo Natale.

La Liturgia, in questo Tempo forte d’Avvento, ci propone dei prefazi e nel proprium di uno di questi si dice:

“Tu ci hai nascosto il giorno e l’ora,                                                                       in cui il Cristo tuo Figlio,                                                                                 Signore e giudice della storia,                                                                       apparirà sulle nubi del cielo                                                                            rivestito di potenza e splendore.
Ora egli viene incontro a noi in ogni uomo e in ogni tempo,        perché lo accogliamo nella fede                                                                                                          e testimoniamo nell’amore                                                                                               la beata speranza del suo regno”.                                                                                  
(Pref. I/A di Avvento)

Così ci piace pensare sia avvenuto per il nostro caro sacerdote al termine della sua vita terrena, vissuta e donata senza risparmiarsi al Signore e alla Chiesa.

Don Gian Franco nasce a Diano d’Alba il 26 gennaio 1940 e, dopo gli studi presso il Seminario di Alba, viene ordinato sacerdote da Mons. Carlo Stoppa il 29 giugno 1964.

La sua prima esperienza pastorale la esercita come vicecurato a Ceresole d’Alba e, dopo tre anni, viene nominato Parroco di S. Bernardo in Monteu Roero.

Nel 1968 gli viene affidato l’incarico di vicecurato in Cristo Re in Alba fino al 1976.

Seguiranno due esperienze pastorali di vent’anni ciascuna da Parroco prima a Magliano Alfieri e poi a San Cassiano in Alba.

Durante gli anni del suo ministero sacerdotale si occupò anche come responsabile della Caritas Diocesana e della Casa di Valdieri alla quale dedicò molte energie nella ristrutturazione percui fu molto legato ad essa, soggiornandovi con diversi gruppi di giovani e anziani.

Si occupò e collaborò anche con le Misericordie di cui era l’assistente ecclesiastico.

Dal 2016 per raggiunti limiti di età risiedeva presso la casa canonica di Grinzane Cavour come Collaboratore parrocchiale dell’Unità pastorale 21, esercitando anche il servizio di canonico della Cattedrale.

Si è spento il 16 dicembre in ospedale a Verduno, dopo aver ricevuto da me personalmente, attorniato dai suoi cari i sacramenti della Comunione e dell’Unzione dei malati.

Tutti noi vogliamo esprimere il nostro grazie al Signore per aver donato alla nostra Chiesa albese questo sacerdote che instancabilmente fino all’ultimo, senza risparmiarsi è stato fedele alla sua vocazione sacerdotale.

Il Vangelo del Buon Pastore che abbiamo letto, rappresenta al meglio la figura di don Gian Franco. Lui per tutti noi è stato il Buon Pastore che ha dato la vita, soprattutto come Parroco, accogliendo e ascoltando tutti.

La sua casa era sempre aperta e ospitale verso tutte le età della vita, dai bambini agli anziani, passando per i giovani e le famiglie.

Il suo impegno nella Caritas lo rese attento ai poveri e alle persone in difficoltà, infatti il bollettino Caritas di quegli anni rimane una testimonianza del suo impegno, così pure le foto nel refettorio del Soggiorno di Valdieri che ogni volta con soddisfazione mi invitava a guardare a memoria di tanto lavoro e impegno da lui svolto con i suoi collaboratori sempre in obbedienza al Vescovo e ai suoi superiori di ogni tempo.

Il Signore è venuto per don Gian Franco, per lui si è compiuto il Natale, è nato a vita nuova, eterna senza fine dove contemplerà il volto di Dio.

Sicuramente il Signore ha trovato in lui la fede, che lo ha sostenuto fino all’ultimo, ha raccolto i frutti della carità che ha testimoniato per tutta la sua vita e lo ha accolto nella beata speranza del Regno che ha annunciato instancabilmente.

La Vergine Maria, donna dell’attesa e Regina degli Apostoli, lo accompagni al cospetto del Figlio suo Gesù affinché lo accolga come servo buono e fedele nel suo regno di pace e di amore.