Cei: una veglia di pace contro la guerra

«Di fronte al dramma della guerra, che unisce tragicamente diverse parti del mondo, e alla violenza che non sembra cessare né in Ucraina né a Gaza, i Vescovi italiani hanno invocato un cessate-il-fuoco immediato, denunciando l’inaccettabile tributo che intere popolazioni stanno pagando e ribadendo la necessità che il diritto umanitario internazionale sia sempre garantito». È quanto esprimono i vescovi italiani nel comunicato finale del Consiglio permanente, riunitosi a Roma il 27 maggio.

In proposito dalla Cei giunge il suggerimento di celebrare la Veglia di Pentecoste «per implorare da Dio il dono di una pace piena e a ricucire i vincoli di fraternità tra le nazioni. L’Ufficio Liturgico nazionale sta predisponendo uno schema di preghiera ad hoc».
Fissata anche la data della terza assemblea sinodale della Chiesa italiana, per il 25 ottobre, dove si voterà il documento finale, che poi sarà sottoposto all’assemblea dei vescovi ad Assisi del 17-20 novembre.

A un “attento discernimento” i vescovi invitano sulle questioni del lavoro e della cittadinanza, al centro del prossimo referendum. «Riguardo al tema della cittadinanza, nello specifico – pur limitandosi alla riduzione del numero di anni per ottenerla (da 10 a 5), mentre sarebbe utile una riforma complessiva della legge – i presuli hanno rinnovato la richiesta di una visione larga che eviti mortificazioni della dignità delle persone. Tutto ciò nel solco di quanto affermato, ormai da tempo e in diverse occasioni, dalla Cei, cercando di integrare nella pienezza dei loro diritti coloro che condividono i medesimi doveri e valori».