Il cardinale Zuppi al consiglio permanente Cei

Una densa relazione del presidente Matteo Zuppi ha aperto il Consiglio permanente della Cei, tenutosi oggi, 27 maggio, a Roma. Il cardinale di Bologna ha esordito con un ricordo di papa Francesco: «Abbiamo salutato l’amato Papa Francesco che, fino all’ultimo, ha speso la sua vita per il gregge che gli era stato affidato. La sua morte ha addolorato tutti, grandi e piccoli, i potenti e gli ultimi della terra, credenti e non credenti. Non è stata solo la manifestazione della simpatia verso il Papa defunto, ma la rivelazione dell’attrazione che questo uomo di Dio ha esercitato».

E sull’elezione di Robert Prevost a papa Leone XIV, Zuppi ha commentato: «Abbiamo trovato nelle parole del nuovo Vescovo di Roma un grande incoraggiamento a una rinnovata attenzione pastorale, fin nella scelta stessa del nome che rivela la sensibilità alle sfide del mondo e della rivoluzione digitale nella quale siamo immersi».

Tra l’altro, il presidente Cei ha annunciato la prossima udienza papale: «Sin d’ora, mi sia permesso di confermare a Papa Leone la nostra gratitudine per il dono dell’udienza che ha concesso alla Conferenza Episcopale Italiana per il prossimo 17 giugno: sarà un’occasione preziosa per pregare insieme, rinnovare la nostra professione di fede e ascoltare la sua parola alle Chiese in Italia».

Il cardinale Zuppi in cattedrale ad Alba il 25 aprile 2024 per il decennale di beatificazione di padre Giuseppe Girotti.

Grande tema di attualità è quello della pace, evocato anche da papa Leone sin dal suo primo intervento pubblico: «Affacciandosi alla Loggia centrale della Basilica Vaticana per il suo primo saluto, Papa Leone ha richiamato il dono della pace offerto dal Cristo risorto. Basta allargare lo sguardo per dire, senza tema di smentita, che ciò di cui l’umanità ha più bisogno oggi è proprio la pace». E da questa urgenza, Zuppi trae le conseguenze: «Ecco perché la Chiesa in Italia continuerà a impegnarsi per tessere relazioni, per alimentare il dialogo, per iniziare percorsi di riconciliazione e di sviluppo, anche attraverso le attività e i progetti che i fondi dell’8xmille destinati alla Chiesa cattolica rendono possibili». Facendo però presenti due aspetti dell’8xmille: «Per questo, esprimiamo gratitudine a quanti scelgono di destinare l’8xmille alla Chiesa cattolica: ciò consente di realizzare migliaia di progetti in Italia e nel mondo. Siamo poi fiduciosi che si agisca a correzione, secondo gli impegni assunti, sugli interventi apportati unilateralmente dal Governo, come anche da diversi altri precedenti, sul sistema dell’8xmille, ripristinandolo così come originariamente stabilito, nel rispetto della realtà pattizia dell’Accordo».

Il cardinale presidente si è soffermato sull’Assemblea sinodale che doveva approvare il documento finale e che è stata rimandata a ottobre: «Tutti coloro che hanno partecipato ai lavori assembleari hanno visto nel rinvio ad ottobre per l’approvazione delle Proposizioni uno snodo che ha permesso allo Spirito di parlare ancora. Sin dall’inizio del percorso, abbiamo chiesto partecipazione e l’abbiamo avuta. È il segno, concreto, che nulla era stato prestabilito, confezionato, imposto dall’alto, ma frutto del discernimento delle Chiese che si sono messe in ascolto e hanno attivato processi inediti e forse, addirittura, inattesi. Del resto, nella vita, quando si percorre una strada, si possono conoscere fatiche, rallentamenti, cambi di percorso. Rileggere gli interventi assembleari e i lavori di gruppo ci ha permesso di scoprire una Chiesa appassionata e desiderosa di non disperdere l’esperienza di quattro anni».

Infine, Zuppi ha accennato ad alcune questioni etiche: «Esprimiamo il pressante auspicio che le recenti sentenze con le quali la Corte costituzionale è nuovamente intervenuta sulla vita umana al suo sorgere e nella fase conclusiva non conducano a soluzioni legislative che finiscono col ridimensionare l’infinita dignità della persona dal concepimento alla morte naturale». Così pure, «Resta alta l’attenzione della Chiesa in Italia per la tutela dei minori e degli adulti vulnerabili. Nella costante vicinanza alle vittime e nell’impegno perché si prevenga con rigore e strumenti adeguati il tragico fenomeno degli abusi si colloca la pubblicazione della Terza Rilevazione delle attività territoriali promossa dal Servizio nazionale per la tutela dei minori e adulti vulnerabili che analizza le attività dei Servizi Regionali, diocesani/interdiocesani e dei Centri di ascolto nel biennio 2023- 2024. La Rilevazione, che sarà presentata domani, mercoledì 28 maggio». E ancora: «Sempre in tema di vita e di dignità, non possiamo non concentrare la nostra attenzione sul mondo del lavoro. Uno dei dati più preoccupanti emersi dall’ultimo Rapporto annuale dell’Istat, pubblicato lo scorso 21 maggio, è quello relativo al lavoro povero, sempre più diffuso, tanto che oltre il 23% della popolazione è a rischio povertà o esclusione sociale».

Di seguito il testo integrale della relazione:

 

Zuppi durante la celebrazione dello scorso anno ad Alba.

Introduzione cardinale Zuppi maggio 2025