Con una celebrazione eucaristica nella parrocchiale di Santo Stefano a Priocca, sabato 11 maggio è iniziata la visita pastorale del vescovo Marco alla vicaria Valle Tanaro, che comprende dodici parrocchie tra i Comuni di Priocca, Castellinaldo, Govone, Magliano, Castagnito e Guarene. Commentando le letture della solennità dell’Ascensione, il vescovo Marco nell’omelia ha raccomandato i fedeli: «Oggi è il nostro tempo, e il tempo della Chiesa, assistita dallo Spirito Santo, non possiamo rimanere a guardare il cielo ma dobbiamo farci annunciatori del Vangelo e far risuonare in noi il comando di Gesù che abbiamo proclamato nel Vangelo… Ognuno di noi, in quanto battezzato deve sentirsi responsabile di questa missione».
Di seguito il testo completo dell’omelia:
Omelia in occasione dell’apertura della visita pastorale alla Vicaria Valle Tanaro
Sabato 11 maggio 2024
Carissimi fedeli, sacerdoti e diacono della vicaria Sinistra Tanaro, è con gioia e trepidazione che celebro questa solenne celebrazione in questa bella chiesa parrocchiale, dedicata a santo Stefano, in occasione dell’inizio della mia visita pastorale alle numerose comunità che appartengono a questa vicaria. Ringrazio per l’accoglienza ricevuta e la disponibilità manifestata a vivere bene questa esperienza di fede e di Chiesa. Ho inteso accompagnare questa mia visita con la lettera pastorale intitolata Chiamati a lavorare nella vigna del Signore, in cui ho spiegato il senso e il contenuto di questa mia visita, che vi invito a leggere.
Il Vangelo che abbiamo ascoltato in questa solennità dell’Ascensione del Signore ci invita a fare un ulteriore passo avanti nel nostro cammino spirituale verso l’incontro con Gesù risorto. Oggi assistiamo a un passaggio di consegne, Gesù morto e risorto, dopo essere apparso ai suoi più volte e in diversi modi, ora ritorna al Padre, sale là da dove era venuto, incarnandosi nella vergine Maria. Non si tratta di un distacco o peggio ancora di un abbandono da parte del Figlio di Dio, ma il compimento di una missione o meglio della volontà di Dio Padre. Gesù è venuto per la nostra salvezza, facendosi obbediente alla volontà del Padre, ora tornando in cielo non ci lascia orfani ma invia lo Spirito come aveva promesso: «…riceverete la forza dello Spirito Santo che scenderà su di voi, e di me sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino ai confini della terra», abbiamo letto nel libro degli Atti degli Apostoli. Pertanto, Gesù viene a dirci che oggi è il nostro tempo, e il tempo della Chiesa, assistita dallo Spirito Santo, non possiamo rimanere a guardare il cielo ma dobbiamo farci annunciatori del Vangelo e far risuonare in noi il comando di Gesù che abbiamo proclamato nel Vangelo: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato».
Ognuno di noi, in quanto battezzato deve sentirsi responsabile di questa missione. Come possiamo trasmettere la fede? Con quali mezzi possiamo comunicare al mondo, alla gente dei nostri giorni la «buona notizia» del Vangelo? In questa nostra società frastornata da mille notizie che ci giungono in tempo reale con ogni mezzo di comunicazione sociale, come può emergere la Parola di Gesù? La visita pastorale vuol essere proprio questo: annunciare il Vangelo di Gesù Cristo e la legge dell’amore a tutti, camminando fra i filari della Vigna del Signore, come ho scritto nella lettera pastorale, che sono le nostre comunità, i nostri gruppi e le nostre realtà ecclesiali e sociali; vuol dire raccogliere i frutti che ci sono, potare i tralci fecondi, tagliare i rami secchi, liberandoci da tante strutture pesanti e superflue.
Per compiere tutto questo c’è bisogno dell’apporto di tutti, nessuno escluso. Tutti noi sappiamo quanto sia faticoso lavorare nella vigna, ma la gioia della vendemmia supera e fa dimenticare ogni fatica. La verità è che oggi siamo invitati a farci veri annunciatori del Vangelo e tutti siamo coinvolti come battezzati. Le famiglie in primo luogo, in virtù del sacramento che hanno ricevuto sono il luogo privilegiato per la trasmissione della fede. Così pure la testimonianza di vita nei vari ambienti, come il lavoro, la scuola, la salute, lo sport, la politica sono essenziali per rendere la nostra fede in Gesù Cristo credibile e autentica.
La finalità principale che mi propongo con questa visita pastorale è di confermare
nella fede il popolo che mi è stato affidato. Intendo mettermi in ascolto di tutte le realtà che incontrerò e rendermi disponibile al dialogo con tutti per cogliere il bene che certamente esiste in ogni realtà pastorale e soprattutto incoraggiare sacerdoti, diaconi e laici nel loro impegno missionario di annuncio del Vangelo, di santificazione della vita cristiana e di testimonianza della carità.
Con la visita pastorale voglio verificare l’impegno e lo sforzo in merito alla formazione che porti a un’autentica adesione a Cristo e a un impegno fattivo alla trasmissione della fede. A fronte di tutto questo, il mio intento è incoraggiare e infondere serenità che ci viene dalla certezza della presenza dello Spirito e dalla gioia del Vangelo. Lungi da me qualsiasi ipotesi di controllo o ispezione, intendo vivere questo mio andare con semplicità e normalità, ponendomi accanto ai pastori e alle comunità loro affidate come un padre, un fratello e un amico, in ascolto di quanto lo Spirito suggerisce alla nostra Chiesa.
Vorrei far emergere innanzitutto il positivo e affrontare con fiducia le carenze e le difficoltà esistenti, valorizzando i carismi e i ministeri presenti in ciascuna realtà pastorale, a cominciare dalle famiglie, dalla vita religiosa e dai laici impegnati e formati in questi anni dal nostro polo teologico di Fossano, in vista anche di possibili ministeri laicali. Sarà oggetto di verifica anche lo stato e l’uso pastorale degli immobili, incluse la chiesa parrocchiale, la canonica e le cappelle, presenti sul territorio parrocchiale, compresa la sostenibilità ecologica, la trasparenza e la legalità delle nostre attività parrocchiali.
La collaborazione e lo scambio con le realtà civili e sociali: Comune, scuole, centri sportivi e associazioni, sindacati e imprenditori ecc… saranno oggetto di attenzione per valutare la capacità di ogni comunità di interagire e fare rete con tutte le realtà sociali e civili presenti sul territorio. Catechesi, liturgia e carità saranno i tre ambiti oggetto di verifica e confronto con i Consigli pastorali per valutare gli aspetti positivi e quelli problematici, in vista di possibili riforme e cambiamenti.
Oggi iniziamo insieme un cammino, inserito nel Cammino sinodale e nel cammino della nostra vita nella vigna del Signore in attesa dell’incontro definitivo col padrone della vigna per ricevere il compenso da lui promesso per la vita eterna. Ci affidiamo a Maria e a tutti i santi protettori delle comunità presenti in questa vicaria perché ci assistano e ci accompagnino.