Brunetti: mettiamoci all’ascolto della Parola di Dio

In questo Cammino sinodale giunge propizia la celebrazione della Giornata della Parola, che si
celebra domenica 23 gennaio. Per l’occasione, monsignor Marco Brunetti ha inviato un messaggio
da leggere nelle celebrazioni di domenica in tutte le parrocchie, invitando la Chiesa locale a porsi
all’ascolto della parola di Dio, come presupposto per poter ascoltare e ascoltarci tutti, conformando
la nostra vita alla parola di Dio, facendola diventare “lampada per i nostri passi”. Di seguito diamo il messaggio integrale del vescovo e l’articolo del professor Battista Galvagno sui gruppi biblici attivi nella diocesi, insieme ai sussidi liturgici per la celebrazione.

CEI – Domenica della Parola di Dio – 2022

2022-01-23 – Domenica della PAROLA – In parrocchia – sussidio liturgico

MESSAGGIO DEL VESCOVO MARCO IN OCCASIONE DELLA IV DOMENICA DELLA PAROLA – DOMENICA 23 GENNAIO 2022

Il vescovo Marco mentre incensa la Bibbia.

Carissimi fratelli e sorelle delle comunità della nostra cara diocesi di Alba, oggi si celebra la Giornata della Parola, felice intuizione di Papa Francesco che ci invita a mettere al centro della nostra vita la Parola di Dio.
Questa giornata acquista un significato particolare in questo anno in cui abbiamo iniziato il “cammino sinodale” in comunione con tutte le chiese del mondo. Nella lettera pastorale “Camminiamo con Gesù” leggiamo: «Gli incontri dei gruppi sinodali dovranno sempre essere accompagnati dalla preghiera, con l’invocazione dello Spirito Santo, e dalla lettura della Parola di Dio».

Questa indicazione non è formale ma è sostanziale in quanto il nostro cammino sinodale deve essere illuminato e nutrito dalla Parola di Dio, per comprendere che cosa lo Spirito vuole dire alle chiese. Solo affidandoci alla Parola il cammino sinodale potrà condurci là dove lo Spirito vuole.

Il primo ascolto, dunque, è quello della Parola!

Poi siamo chiamati a compiere un secondo passo. Come suggerisce il salmo 118: «Lampada per i miei passi è la tua parola , luce sul mio cammino»: alla luce della Scrittura dobbiamo imparare a leggere la nostra vita e la nostra storia. In questa domenica della Parola vorrei che ogni famiglia e ogni battezzato provasse a lasciarsi illuminare e nutrire dalla Parola: non solo quella ascoltata nella Messa, ma anche quella letta personalmente o in gruppo. Se la pandemia sconsiglia incontri in presenza, resta attuale l’invito di Papa Francesco a leggere ogni giorno una pagina del vangelo. Facciamoci aiutare dai tanti strumenti che ci vengono offerti anche dal web per una maggiore conoscenza della Bibbia. Ne va della nostra fede, perché come ammoniva San Girolamo: «L’ ignoranza delle Scritture è ignoranza di Cristo».
+ Marco, vescovo

La parola di Dio non va in lockdown

Processione d’ingresso in chiesa con il Vangelo.

Domenica 23 gennaio celebreremo la Domenica della Parola, giornata istituita da papa Francesco
nel 2019. Anche quest’anno, il papa invita a dare rilevanza e solennità alla giornata. Se prendiamo
sul serio quanto scritto dai padri conciliari nella Dei Verbum, la Giornata della Parola dovrebbe
avere la stessa solennità del Corpus Domini, perché due sono le mense a cui il credente deve
alimentarsi: la Parola e l’Eucarestia. Purtroppo questa intuizione ha fatto molta fatica a farsi strada:
l’entusiasmo iniziale che aveva determinato la nascita di tanti gruppi di studio e di riflessione sulla
Scrittura non è stato alimentato, anzi spesso è stato contrastato, per una preoccupata difesa
dell’ortodossia. Ma i gruppi biblici non sono mai morti e ultimamente c’era stata una ripresa, come
documentato dalla celebrazione della I Domenica della Parola, nel 2019 ad Altavilla. Poi è arrivato
il Covid-19.

In attesa di giorni migliori , tempi duri per i gruppi biblici, come per tutte le attività di gruppo. Le
norme anti Covid-19 e la prudenza dei partecipanti hanno rallentato e molto spesso bloccato gli
incontri. Lo scorso anno, dopo una timida ripartenza, tutto si è nuovamente bloccato. Quest’anno le
cose non vanno meglio e non potrebbe essere diversamente: accogliere in casa un gruppo di persone
per meditare sulla Bibbia comporta sempre un rischio di contagio, anche quando sono adottate
tutte le precauzioni. Alcuni gruppi hanno scelto di utilizzare le strutture parrocchiali, più spaziose. Il
tema dell’anno è la figura di Paolo missionario, sulla scorta degli Atti degli Apostoli e delle sue
prime Lettere. Sul sito dell’Ufficio Catechistico si possono trovare la scheda introduttiva su Paolo e
le prime tre schede di lettura di passi scelti degli Atti.

La Parola corre sul web. Solo note negative? Per fortuna no! Ogni medaglia ha sempre un
risvolto. Stiamo riscoprendo quanto scritto nella 2 Tim 2,10, “La Parola di Dio non è incatenata”.
Mai come in questi mesi, ma forse sarebbe più esatto dire in questi ultimi due anni, la Parola corre
sul web. I gruppi si scambiano link di ascolto e di approfondimento e l’interesse cresce, si cercano i
commenti migliori. In alcuni eventi, anche vicini a noi, i numeri sono davvero incoraggianti. Da
tempo, ad esempio, i Lunedì di San Paolo non registravano presenze così numerose, ben superiori
alla capienza della Sala Alberione che da alcuni anni ospita questo evento. Alla lezione di don
Romano Penna su un tema stimolante come “Il femminismo di San Paolo” (!) hanno partecipato
una trentina di persone in presenza, ma oltre settanta da remoto. Possiamo rilevare importanti segnali: il
numero di persone che scelgono questi approfondimenti e il fatto che queste persone sono in
maggioranza laici, molti di loro insegnanti. Cresce anche il numero delle coppie che leggono
insieme la Parola. In un momento di disorientamento, la Scrittura è cercata come faro e guida nella
vita.

Gruppo di lettura della Bibbia.

Il Sinodo, occasione da non perdere. Il cammino sinodale, che peraltro sta incontrando le stesse
difficoltà dei gruppi biblici, potrebbe offrire una occasione preziosa. Nel nuovo anno verrà chiesto a
tutti i gruppi biblici di dedicare almeno un incontro al tema “Bibbia e sinodo”. Il tema non compare
espressamente nelle dieci domande, ma in qualche modo le attraversa. Una delle prime
preoccupazioni dei discepoli di Gesù è stata quella di fare il possibile perché le sue parole non
fossero dimenticate, ma continuassero a dare luce e ad alimentare la speranza degli uomini. Così
sono nate le raccolte delle parole e dei fatti di Gesù che poi sono confluite nei vangeli. Come far sì
che la catena non si interrompa? Come far risuonare oggi queste parole? Come far arrivare il
messaggio di Gesù alle persone del nostro tempo? Sono alcune domande che fanno eco alla battuta
di Paolo: “Cristo non mi ha invitato a battezzare, ma a predicare il vangelo” (1 Cor 1,17). Una delle
sfide del Sinodo è certamente questa. E riguarda tutti i battezzati, non solo i preti e i religiosi. Se la
Parola che abbiamo ascoltato ha dato senso e slancio alla nostra vita, non possiamo sottrarci al
compito di trasmetterla ad altri. Come svolgere questo compito dovremo scoprirlo insieme!

Battista Galvagno