Don Mellino e don Olivero nominati nuovi vicari diocesani

ALBA Nel contesto della Giornata di fraternità sacerdotale celebrata oggi a Castiglione Tinella, il vescovo di Alba, monsignor Marco Brunetti, in linea con la sua lettera pastorale Gesù cammina con noi, e nello spirito di un avvicendamento nel servizio alla diocesi, ha annunciato la nomina dei due nuovi vicari diocesani.

Monsignor Marco Mellino, attualmente in servizio presso la Segreteria di Stato vaticana, viene nominato vicario generale della diocesi di Alba; e don Edoardo Olivero, che è rettore del Seminario interdiocesano di Fossano, viene nominato vicario episcopale per il clero, la pastorale e la formazione.

Il vescovo ha ringraziato monsignor Giancarlo Gallo per il suo servizio come vicario generale degli ultimi tre vescovi albesi, e don Claudio Carena attuale vicario per il clero, la pastorale e la formazione, che resteranno in servizio fino al 1° settembre 2018, quando subentreranno i nuovi nominati.

Inoltre monsignor Brunetti ha provveduto a trasferire o nominare alcuni parroci, vicari o collaboratori parrocchiali (sono interessate le parrocchie di Cortemilia, Canale, Neive, San Rocco Cherasca, Corneliano, Sommariva Perno e Alba Cristo Re); ha accorpato due uffici nell’unico “Ufficio beni culturali ecclesiastici ed edilizia di culto” sotto la direzione di Silvia Gallarato; ha costituito l’Ufficio amministrativo diretto da don Gianni Pavese; e l’Ufficio pastorale per la liturgia diretto da don Francesco Mollo; mentre ha nominato vicedirettore dell’Ufficio Caritas diocesano l’accolito Mario Merotta. Nel Capitolo della cattedrale entrano don Gianfranco Marengo e don Paolo Rocca. Infine, sono stati nominati assistenti dell’Azione cattolica don Emiliano Rabellino (assistente unitario), don Marco Mellino (adulti), don Tomas Hlavati (giovani), don Lucian Avadani (ragazzi). Anche tutte queste nomine e avvicendamenti entreranno in vigore dal 1° settembre 2018.

NOMINE NUOVI VICARI

Carissimi colgo questa bella occasione di fraternità sacerdotale per comunicare alcune scelte importanti che ho fatto, tenendo conto del bene della diocesi.

Intendo rimanere fedele al proposito di condure una guida pastorale della Diocesi in modo sinodale, con l’aiuto del Vicario Generale e i Vicari Episcopali che compongono il Consiglio Episcopale.

Avendo effettuato le consultazioni per il nuovo Vicario Generale e avendo accettato le dimissioni presentatemi il 21 maggio 2018 da don Claudio Carena, Vicario Episcopale per la pastorale e la formazione lasciandomi piena libertà a riformulare il gruppo dei miei collaboratori più stretti, in un’ ottica di avvicendamento, così come più volte espresso dallo stesso Papa Francesco, ho inteso nominare un nuovo Vicario episcopale per il Clero, la Pastorale e la Formazione, in sostituzione di don Claudio Carena, che ringrazio tantissimo per la collaborazione effettiva che mi ha offerto con parresia evangelica e lealtà in questi due anni di stretta collaborazione.

Al successore vorrei affidare, in aiuto al Vescovo, l’attenzione al Clero e il coordinamento della Pastorale Diocesana in collaborazione con gli uffici pastorali diocesani, in particolare l’attuazione di tutti gli aspetti pastorali presenti nella Lettera Pastorale “Gesù cammina con noi”, oltre che la formazione del clero e dei laici in collaborazione con il Responsabile della formazione .

A questo ministero di Vicario Episcopale per il Clero, la Pastorale e la Formazione, ho chiamato don Edoardo Olivero, che per questo primo anno continuerà a svolgere anche il servizio di Rettore del Seminario Interdiocesano di Fossano.

Lo ringrazio che con umiltà, generosità e spirito di servizio e obbedienza ha accettato.

Inoltre ho nominato, in sostituzione del carissimo Mons. Giancarlo Gallo, che ancora ringrazio sentitamente per il suo fedele servizio di Vicario Generale a tre Vescovi: Mons. Dho, Mons. Lanzetti e il sottoscritto il nuovo Vicario Generale della Diocesi.

Al nuovo Vicario chiedo di aiutarmi nel governo della Diocesi, con tutte le facoltà che gli riconosce il diritto, e in particolare gli affido la gestione ordinaria della Curia, nei suoi aspetti organizzativi, legali, giuridici e amministrativi, questi ultimi in stretta collaborazione con il Vicario episcopale per l’amministrazione ed Economo Diocesano.

Aiutando così il Vescovo e tutti i sacerdoti in questi aspetti che rappresentano un carico di lavoro e di pensieri che troveranno nel Vicario Generale un punto di riferimento solido e sicuro.

Inoltre affido al nuovo Vicario anche il compito di aiutarmi ad attuare tutti gli aspetti giuridici presenti nella lettera pastorale “Gesù cammina con noi”.

Pertanto dopo aver pregato intensamente lo Spirito Santo e invocato la Madre del Buon Consiglio, tenuto conto dell’orientamento ricevuto dalla consultazione del clero, dei religiosi/e e dei laici presenti nel Consiglio Pastorale Diocesano ho ritenuto di nominare Vicario Generale della Diocesi di Alba Mons. Marco Mellino.

Ringrazio don Marco che ha accettato in spirito di servizio e di obbedienza mettendo a disposizione di tutta la diocesi la sua competenza e la sua esperienza maturata in questi anni a Roma a servizio del Papa e della Santa Sede.

I due nuovi Vicari insieme al Vicario episcopale per la vita consacrata e il Vicario per l’amministrazione costituiscono il Consiglio Episcopale e dovranno con umiltà e spirito di servizio, e a norma del diritto, aiutarmi, ognuno per i suoi ambiti, nel difficile compito pastorale, che Gesù Buon Pastore mi ha affidato, nonostante la mia umile persona, che mi si presenta davanti come Vescovo nei prossimi anni.

Le suddette nomine dei due nuovi Vicari entreranno in vigore dal 1 settembre 2018, pertanto l’attuale Vicario Generale e il Vicario episcopale per la pastorale e la formazione continueranno con tutte le loro prerogative fino al termine del mandato.

Nella certezza che Gesù cammina con noi invito tutto il popolo di Dio, il clero, i religiosi/e e i laici ad accogliere con gioia e ad accompagnare con la preghiera, il servizio di questi nuovi Vicari e a guardare al futuro con fede, speranza e carità.

Castiglione Tinella, 5 giugno 2018.                                            +Marco Brunetti, Vescovo

COMUNICATO NOMINE

Trasferimenti di Parroci

Gallo don Giancarlo, Coparroco – moderatore (in “solidum”)  della Parrocchia di Corneliano e Parroco della Parrocchia di Piobesi d’Alba (UP 10 –  Corneliano) è trasferito in qualità di coparroco – moderatore (in “solidum”)  delle Parrocchie dell’ UP 27 –  Cortemilia, in sostituzione di Ravagnolo don Giampietro che ha rinunciato alle Parrocchie e rientra nella sua diocesi di origine a Padova.

Mantovani don Eligio, Coparroco-moderatore (in “solidum”)delle Parrocchie appartenenti all’ UP 18 – Neive, è trasferito in qualità di Parroco delle Parrocchie di Canale appartenenti all’ UP 8 – Canale, in sostituzione di Tarable don Battista dimissionario per raggiunti limiti di età.

Tarable don Battista rimarrà nel territorio parrocchiale di Canale con l’incarico di Collaboratore Parrocchiale di ambedue le Parrocchie.

Rabellino don Emiliano, Coparroco (in solidum”) delle Parrocchie appartenenti all’ UP 6 – Magliano, è trasferito in qualità di Coparroco (“in solidum”) delle Parrocchie appartenenti all’ UP 18 – Neive, in sostituzione di Mantovani don Eligio.

Nomina di Parroci

Mela p.Lino, oblato di San Giuseppe, è nominato Parroco della Parrocchia San Rocco, fraz. Cherasca appartenente all’ UP 3 – Asse Moretta in sostituzione di Racca don Piero che ha rinunciato alla Parrocchia, mantenendo gli incarichi precedenti.

Settimo don Alessandro, è nominato Coparroco – moderatore (“in solidum”) delle Parrocchie appartenenti all’ UP 10 – Corneliano

Avadani don Lucian, è nominato Coparroco (in solidum”) delle Parrocchie appartenenti all’ UP 10 – Corneliano.

Nomina di Vicari Parrocchiali

Cerchio don Bruno è nominato Vicario Parrocchiale della Parrocchia Cristo Re in Alba.

Alday p.Christopher, oblato di San Giuseppe, è nominato Vicario Parrocchiale della Parrocchia San Rocco, fraz. Cherasca in Alba, mantenendo gli incarichi precedenti.

Gamboa Belena p. Aldrich, oblato di San Giuseppe, è nominato Vicario Parrocchiale della Parrocchia San Rocco, fraz. Cherasca in Alba, mantenendo gli incarichi precedenti.

Nomina di Collaboratore Parrocchiale

Pista don Cristian è nominato Collaboratore Parrocchiale delle Parrocchie di Sommariva Perno.

Uffici Diocesani

E’ costituito un nuovo Ufficio Diocesano, accorpando i due precedenti uffici, che sarà denominato:

Ufficio Beni culturali ecclesiastici ed edilizia di culto:

Direttore: dott.ssa Silvia Gallarato, in sostituzione di Pennasso don Valerio e Mollo don Francesco

Collaboratrice: arch. Marialaura Roselli

Collaboratore: geom. Andrea Pionzo

E’ altresì costituito l’Ufficio Amministrativo diocesano così composto:

Ufficio amministrativo:

Direttore: Pavese don Gianni, Economo diocesano

Vice Direttore: Gallo don Giancarlo

Segreteria e Tesoreria: rag. Silvia Trinchero

Collaboratore tecnico: geom. Andrea Pionzo

Ufficio pastorale per la liturgia:

Direttore: Mollo don Francesco, il quale mantiene gli altri incarichi di Incaricato per la sezione di Arte sacra e Cerimoniere per le celebrazioni diocesane,

Collaboratore: Burdese don Giovanni

Ufficio Caritas Diocesana:

E’ nominato Vice direttore l’accolito Mario Merotta

 

CAPITOLO DELLA CATTEDRALE

Sono nominati per il servizio alla preghiera e al sacramento della riconciliazione in Cattedrale due Canonici effettivi: Marengo don Gianfranco e Rocca don Paolo.

ASSISTENTI AZIONE CATTOLICA DIOCESANA

Sono nominati i seguenti sacerdoti Assistenti di Azione Cattolica:

Rabellino don Emiliano: Assistente unitario dell’Azione Cattolica diocesana in sostituzione di Ravagnolo don Giampietro.

Mellino don Marco: Assistente degli adulti Azione Cattolica in sostituzione di Ravagnolo don Giampietro

Hlavati don Tomas: Assistente dei giovani di Azione Cattolica in sostituzione di Rabellino don Emiliano

Avadani don Lucian: Assistente dei ragazzi di Azione Cattolica in sostituzione di Chiesa don Andrea

Tutte le suddette nomine entreranno in vigore a partire dal primo settembre 2018*

*(Eccetto la nomina di Mellino don Marco ad Assistente degli adulti di Azione Cattolica che entrerà in vigore il 1 luglio 2018)

Alba. 5  giugno 2018                                                                                        +Marco, Vescovo

 

L’OMELIA DEL VESCOVO BRUNETTI

Carissimi confratelli Vescovi, sacerdoti e diaconi del nostro presbiterio della Chiesa di Alba, è con gioia che celebriamo questa Eucarestia tutti insieme in questo giorno di fraternità sacerdotale a pochi giorni dalla Solennità del Sacro Cuore di Gesù, in cui la Chiesa celebra la Giornata di Santificazione del Clero.

Siamo venuti insieme pellegrini in questo Santuario dedicato alla Vergine del Buon Consiglio, in questo anno giubilare per i duecento anni del Santuario e umilmente siamo entrati dalla porta della misericordia, riconoscendoci bisognosi del perdono di Dio.

Il Papa nella sua Esortazione Apostolica Gaudete et Exsultate richiama tutti, come aveva già fatto il Concilio, alla santità e scrive: “Quello che vorrei ricordare con questa esortazione è soprattutto la chiamata alla santità che il Signore fa a ciascuno di noi, quella chiamata che rivolge anche a te: “Siate santi, perché io sono santo”. Il Concilio Vaticano II lo ha messo in risalto con forza: “Muniti di salutari mezzi di una tale abbondanza e di una tale grandezza, tutti i fedeli di ogni stato e condizione sono chiamati dal Signore, ognuno per la sua via, a una santità la cui perfezione è quella stessa del Padre celeste”.

Essere Vescovi e sacerdoti santi è un desiderio che dobbiamo coltivare e  portare dentro di noi e che trova la sua radice nel Battesimo e nel sacramento dell’Ordine.

La santità che siamo chiamati a vivere certamente non è di tipo devozionistico e neppure spettacolare di chi compie chissà quali imprese straordinarie, ma è quella della vita semplice di chi con gioia serve il Signore e il popolo che gli è stato affidato.

La storia, anche recente del nostro presbiterio ci presenta tante figure di Vescovi e sacerdoti che la Chiesa ha ufficialmente riconosciuto santi e innalzato agli onori degli altari come il Beato Giacomo Alberione, il Beato Timoteo Giaccardo, ma penso a tanti altri come Mons. Piero Rossano, Mons. Diego Bona, nel cui paese natale ci troviamo, il Can. Francesco Chiesa, don Natale Bussi, don Agostino Vigolungo, don Paolo Tablino e ai tanti “don nessuno” che hanno servito santamente con il loro ministero le comunità che gli erano affidate.

Chiedo al Signore e alla Vergine, Madre dei Sacerdoti, che ci aiuti a proseguire sulla scia di questi nostri predecessori affinché anche noi pellegrini possiamo vivere la santità di oggi.

Facciamo nostro l’invito che ci ha rivolto San Pietro nella prima lettura: “Carissimi, quale deve essere la vostra vita nella santità della condotta e nelle preghiere, mentre aspettate e affrettate la venuta del giorno di Dio. Crescete invece nella Grazia e nella conoscenza del Signore nostro e salvatore Gesù Cristo”.

Questo cammino alla santità ha la sua sorgente nella chiamata del Signore. Non possiamo dimenticare che il fascino della vocazione che ci ha attratti, l’entusiasmo con il quale abbiamo scelto di camminare nella via della speciale consacrazione al Signore e i prodigi che vediamo nella nostra vita presbiterale hanno la loro origine nell’incrocio di sguardi che c’è stato tra Dio e ciascuno di noi.

In un’omelia a S. Marta Papa Francesco ebbe a dire: “Tutti noi abbiamo avuto qualche incontro con Lui e ciascuno di noi può fare la propria memoria spirituale e ritornare alla gioia di quel momento nel quale ho sentito che Gesù mi guardava”.

Solo ritornando a quel momento sorgivo e rivivendo la gioia del discepolato e lo zelo del ministero presbiterale mi può aiutare a superare situazioni di fatica, di stanchezza e di scoraggiamento.

Cari sacerdoti, per diventare santi siamo chiamati a salire sul monte, fare ogni giorno l’esperienza degli apostoli sul Tabor, ogni giorno dobbiamo nutrirci dell’amore di Dio attraverso un incontro personale col Signore, nella celebrazione eucaristica, nella fedeltà alla liturgia delle ore, nell’adorazione del Santissimo sacramento e nella preghiera mariana. Solo una vita spirituale solida potrà sostenere il dono prezioso del sacerdozio che abbiamo ricevuto e che custodiamo in un vaso di creta fragile che è la nostra umanità.

Non siamo e non possiamo essere preti da soli, se da una parte è vero che non siamo religiosi e la vita comune può essere per alcuni un problema, è anche vero che non siamo monaci eremiti.

In questo tempo ogni forma di fraternità è da preferirsi e da incoraggiare. Sogno qua e là, un domani, sparse nella nostra diocesi dei piccoli presbiteri in cui due o tre preti vivano insieme fraternamente indipendentemente dall’essere coparroci, ma che si sorreggano nella vita comune, nella preghiera e nel sostegno reciproco, nel confronto, andando poi ciascuno a svolgere il proprio ministero là dove è stato inviato dal Vescovo.

Dobbiamo uscire da ogni forma di individualismo certi che la fatica dello stare insieme è anch’essa una via alla santità.

A questo proposito vorrei ricordare quanto i Vescovi italiani hanno scritto nel documento Lievito di Fraternità: “Non si è presbiteri senza o a prescindere dal Vescovo e dai confratelli: il ministero è una realtà intimamente collegiale, per cui la fraternità è il fondamento che dà valore e significato; in quanto tale, non può essere considerata semplicemente una dimensione accessoria, da coltivare in qualche occasione straordinaria, ma necessita di tempi, metodi e luoghi”.

Carissimi intendo incoraggiare tutti per il prezioso servizio che svolgete nelle vostre comunità parrocchiali, raccomandandovi di continuare a curare quella pastorale feriale e quotidiana, luogo in cui far crescere la nostra santità, di cui ho parlato nella lettera pastorale Gesù cammina con noi: “Quest’attività pastorale “da tutti i giorni” e non straordinaria o da “eventi”, che normalmente già avviene nelle nostre comunità, non solo va confermata ma farà sì che la gente percepisca il presbitero non solamente come colui che presiede le comunità che gli sono state affidate formando un’unica unità pastorale, ma anche come il pastore che conosce “l’odore delle pecore” e si fa discepolo-missionario fra le case in cerca di tutti e facendo in modo che tutti si sentano accolti”.

Il prossimo anno pastorale a Dio piacendo avremo alcune Ordinazioni diaconali e presbiterali, sono certo che questi nostri fratelli saranno accolti con gioia nel nostro presbiterio e daranno un po’ di linfa nuova alla nostra pastorale, nel contempo chiediamo al Signore che chiami altri giovani a scegliere la via del sacerdozio, come via alla santità per la loro vita e vi invito a dedicare tempo all’ascolto e al discernimento dei giovani affinché possano accogliere questo dono della chiamata al diaconato e al presbiterato.

In conclusione prendiamo in prestito le parole del Magnificat di Maria per ringraziare il Signore  per tutti coloro che quest’anno compiono uno speciale anniversario di ordinazione, in particolare per Mons. Sebastiano Dho nel suo sessantesimo di Ordinazione sacerdotale e per tutti gli altri confratelli che ricordano i loro giubilei, al ringraziamento uniamo la riconoscenza per la testimonianza e l’impegno profuso nel ministero in tanti anni di servizio autentico.

A te Madre del Buon Consiglio affido i sacerdoti, i diaconi, i religiosi e le religiose della nostra Chiesa affinché sappiano farsi dispensatori fedeli dell’amore misericordioso di Dio con la loro testimonianza di vita”. Amen