Sul Dat, Nosiglia: “Trovare equilibrio tra rispetto legge e coscienza dei medici”

Sul “Dat” non vogliamo alimentare  la contrapposizione ma andare alla  ricerca di giuste modalità per trovare  un punto di equilibrio tra il giusto rispetto della legge e  la coscienza di ciascun medico.

A ribadirlo è  Cesare Nosiglia, Arcivescovo di Torino e Presidente Cep, intervenendo in merito alla polemica sull’applicazione negli ospedali cattolici della nuova legge sul biotestamento. «Dobbiamo riflettere insieme – ha detto  in occasione della conferenza stampa per gli auguri di Natale – nella legge (art. 1 comma 6)  c’è un riferimento  preciso alla necessità di non andare contro la deontologia  professionale del medico. Dobbiamo sospendere le diatribe e quindi riflettere insieme come gestire questo equilibrio che accomuna tutti: fare in modo di essere vicini in tutti i sensi a chi soffre, e di servire la vita fino alla sua fine».

Anche il cardinal Parolin in un’intervista rilasciata a Tv2000 ha sottolineato che  «Uno dei punti carenti di questa legge, senza dare un giudizio globale è quello di non prevedere per le persone, i medici, gli operatori sanitari e le istituzioni cattoliche la possibilità di fare l’obiezione di coscienza».

c.g. Agd notizie