ROMA / TOR VERGATA – Martedì 29 luglio una sessantina di giovani della nostra diocesi sono partiti alla volta di Roma per partecipare al Giubileo dei giovani. Sono ormai passati due anni dall’ultimo grande appuntamento internazionale per i giovani cattolici: la Giornata mondiale della gioventù a Lisbona in Portogallo, e ora si è ripartiti nuovamente per riunirci nella Città eterna, centro della cristianità.
Le aspettative che abbiamo riposto in questo pellegrinaggio sono molte, innanzitutto perché per tutti noi questo è stato il primo incontro con il nuovo Papa! Siamo stati tutti impazienti di incontrare Leone XIV, di poterci riunire intorno al successore di Pietro per confermare, insieme a migliaia di altri giovani, il nostro legame con lui e, attraverso di lui, la nostra comunione con il Signore Gesù Cristo.
Come primo momento ci siamo ritrovati con tre ragazzi della nostra diocesi che erano partiti ormai da qualche settimana e che avevano raggiunto a piedi Roma, vivendo davvero in pienezza il senso e il significato del pellegrinaggio. Avevano grandi esperienze da raccontarci e da condividere, perché hanno compreso il senso della fatica, ma soprattutto la protezione e la presenza della provvidenza di Dio.
Siamo stati ospitati insieme ai ragazzi delle diocesi di Asti e di Alessandria presso i locali della parrocchia di San Giuseppe all’Aurelio, dove risiedono e svolgono il loro servizio i padri Oblati di San Giuseppe, che molto ci hanno aiutati nell’organizzazione di questo evento. Per rimarcare inoltre il nostro legame con la diocesi albese abbiamo partecipato a una catechesi tenuta da monsignor Calogero Marino, vescovo di Savona-Noli, presso la basilica di Maria regina degli apostoli, chiesa fondata dal beato don Giacomo Alberione. In quella stessa basilica egli riposa con la venerabile suor Tecla Merlo, cofondatrice delle Figlie di san Paolo. Ci è parso importante, nel progettare questa esperienza romana, fortificare non solamente il nostro legame con la Chiesa universale, ma anche con quei tralci della nostra Chiesa locale che si sono innestati a Roma e nel mondo intero attraverso l’intuizione del beato Alberione.
Durante la settimana, inoltre, abbiamo partecipato a momenti di preghiera nelle basiliche maggiori, alla celebrazione penitenziale al Circo Massimo, alla Professio fidei in piazza San Pietro e infine, memori della Giornata mondiale della gioventù del 2000, alla Veglia del sabato notte e alla Messa con il Santo Padre la domenica mattina, con la quale abbiamo concluso questa avventura, che sarà stata certamente faticosa, ma che sappiamo essere stata anche piena di speranza e ricca di fede!
di don Maurizio Penna per Gazzetta d’Alba