Sabato 19 Veglia missionaria diocesana a Mussotto

Andate ai crocicchi delle strade e invitate tutti al banchetto.

In questo tempo impazzito il confini dove la gente può vivere in pace sono stracciati con
le guerre e i percorsi e gli stili di vita nonviolenta e di apertura a tutti i popoli in questo
tempo sono bloccati. Qualcuno dice che bisogna alzarsi dal divano prendere coscienza e
guardarsi intorno con grande senso di responsabilità.

La prospettiva per un credente è impegnativa e destabilizzante il nostro vivere quotidiano
ancorato a tradizioni, condiviso con una cerchia abbastanza ristretta di amicizie. Diventa
necessaria una apertura nella comunità cristiana per affrontare i problemi seri della vita.

Chiesa in uscita

Andare, incontrare, ascoltare e parlare con molta pazienza ed empatia, cercando di
comprendere con quale animo si affrontino le grandi difficoltà della vita.  Siamo come sotto
una cappa di piombo e incapaci di aprire un nuovo fronte non più di guerra ma di incontro
e di dialogo.

Gesù nel Vangelo va molto oltre: dice di invitare tutti al banchetto, buoni e cattivi.
L’atteggiamento di fondo deve essere di rispetto con chi abbiamo di fronte, non giudicante.
Il nostro silenzio oggi di fronte ai molti problemi del lavoro, della Salute, delle grandi
difficoltà di relazione ci coinvolge in una specie di conversione: adottare la famiglia umana.
In essa non fare alcuna distinzione fino ad elaborare insieme a tutti quella regola di fondo
che vale per tutti i popoli e tutte le religioni: amerai il prossimo tuo come te stesso.
In molte parti del mondo tante piccole comunità cristiane sono impegnate ad essere
testimoni credibili di questo stile di vita che Gesù ci ha tramandato.

Invito al banchetto

Ma anche l’invito ha bisogno di un nuovo linguaggio, di nuovi stili di vita, di un rispetto ed
una cultura della terra e di chi vi abita. E mi chiedo come sia possibile mentre noi accediamo con facilità ai vari banchetti del consumismo, del benessere egoistico, dell’accumulo, dell’individualismo, del potere, come scrive Papa Francesco nel suo messaggio, accedere al banchetto a cui siamo chiamati che altri nomi come condivisione, giustizia, pace, fraternità, perdono.

È un risveglio di coscienza per assumere un atteggiamento mite e forte insieme che ci chiama a riconoscerci i fratelli e sorelle nell'armonia tra le diversità. Non si tratta di mettere dei pesi insopportabili sulle spalle, un nuovo giogo, nuovi obblighi ma deve essere un tentativo di segnalare orizzonti belli nello stile indicato da Gesù che poveri, storpi, ciechi, zoppi, stranieri tornano da emarginati nella società a parte integrante di un banchetto che non è fatto di carità dall’alto, ma di giustizia e di amore. A partire dalle nostre fragili esperienze accogliendo con gratitudine sentieri tracciati dai nostri missionari albesi in Africa, Brasile, Bangladesh e altri posti con attenta e rispettosa inculturazione.

Chiesa sinodale e missionaria

Oggi noi siamo chiamati ad essere missionari non come coloro che impongono ma come
coloro che accolgono in modo che tutte le persone che da noi arrivano da altri paesi del
mondo non si sentono stranieri ma cittadini di quella terra che è di tutti e tutte.

Per andare ai crocicchi delle strade è necessario dedicare del tempo, Se è necessario una grande capacità di ascolto e di empatia, scegliendo di stare nel gradino più basso affinché nessuno abbia a potersi vergognare di alzare il capo e trovare qualcuno che lo sovrasta ma lo accoglie.

Riappacificare le relazioni per riaccendere la dinamica del dialogo e rispetto reciproco, il coraggio di disarmare insieme il mondo dalle armi che distruggono per riconsegnarci con
fraternità e con grande amicizia a tutte quelle altre forze positive che fanno sì che non viviamo più di paura e di odio ma di verità e pace. La bellezza di questa missione è tutta da riscoprire negli atteggiamenti nel linguaggio e nel progettare insieme un accogliere che non mette nessuno a disagio e che permette che ognuno si possa esprimere con quelle declinazioni originali e creative di cui il mondo ha bisogno. Anche la missione à donna! E dunque Buona missione a tutti e a tutte.

Gino Chiesa

 La Veglia missionaria “Andate agli incroci delle strade e invitate alla festa,” con testimonianze di ragazze che questa estate hanno fatto viaggi missionari in Marocco, Bolivia e Kenya si svolgerà sabato 19 ottobre alle ore 21 nella chiesa della Trasfigurazione del Mussotto. Si raccolgono offerte per le chiese più giovani e povere.

Domenica 20 ottobre Giornata missionaria mondiale preghiere e offerte destinate alle Chiese più giovani e povere del mondo, attraverso Pontificie opere missionarie.