Nella tarda serata di lunedì 7 ottobre, presso l’infermeria della Casa madre dei Paolini, è deceduto don Francesco Mariano Tadone, sacerdote paolino, molto conosciuto in Alba per essere stato a lungo impegnato nella redazione di Gazzetta d’Alba. Aveva 78 anni.
Don Tadone era nato nel 1946 a Fossano (Cn) ed era entrato nella Società San Paolo già in età adulta nel 1966. Nel 1988 è stato ordinato sacerdote ad Alba da monsignor Giulio Nicolini. Intanto aveva svolto diverse mansioni apostoliche nella congregazione. Dal 1973 al 1976 in Casa madre è stato segretario del liceo classico San Paolo. Poi venne trasferito a Roma dove svolse attività di segreteria presso la Curia provinciale. Nel 1985, rientrato in Casa madre ad Alba, è stato nominato vicedirettore di Gazzetta d’Alba, e nel 2001 condirettore vicario. Nel 2008 assunse la direzione del mensile Madre di Dio, attività che ha svolto fino agli ultimi giorni della sua vita, nonostante la malattia lo avesse già debilitato e costretto a letto.
I 23 anni trascorsi nella redazione di Gazzetta lo hanno fatto apprezzare per il suo impegno e fatto conoscere per il suo equilibrio. Già nella tarda serata, quando ha iniziato a circolare la notizia della sua morte tra i numerosissimi collaboratori del settimanale, sono cominciati ad arrivare gli attestati di stima e di riconoscenza verso colui che aveva introdotto al mestiere dell’informazione e all’apostolato della buona stampa, centinaia e centinaia di giovani, alcuni dei quali ora militano nelle redazioni di grandi quotidiani e settimanali nazionali.
Altrettanto impegno ed equilibrio don Mariano ha riversato nella redazione di Madre di Dio, confezionando un mensile che si distingue chiaramente per la profonda mariologia e per la seria devozione mariana, sulla scia di chi quel giornale ha fondato. All’inizio della sua direzione, infatti, don Tadone scriveva nell’editoriale del luglio 2008: «Cari amici, in ossequio alla volontà dei miei superiori, assumo la direzione di Madre di Dio, nata nel 1932 dalla mente e dal cuore del beato don Giacomo Alberione, fondatore della Famiglia paolina (“Sentiva che era necessario parlare di Maria, o meglio far parlare Maria e ascoltare le materne lezioni di questa impareggiabile educatrice”)».
Vogliamo immaginare che sarà la stessa “impareggiabile educatrice” ad accogliere in cielo don Mariano (che era il suo nome di professione religiosa, in ossequio alla Vergine Maria), e che sarà lei ad accompagnarlo per ricevere il premio del “servo buono e fedele”, ottenendo anche lui dal Padre di tutti quella misericordia che don Mariano ha saputo testimoniare ed amministrare attraverso il sacramento della Penitenza nel tempio San Paolo di Alba come confessore.
Giusto Truglia
Le esequie saranno celebrate domani, mercoledì 9 ottobre, alle ore 9.30, nel tempio San Paolo di Alba