Convenzione per un’energia al 100% rinnovabile

Il cammino sulla sostenibilità che la Diocesi, attraverso l’Ufficio per la pastorale sociale e del lavoro, intraprese iniziò nel 2021 dopo la Settimana sociale dei cattolici italiani a Taranto dal tema Il Pianeta che speriamo. Ambiente, lavoro, futuro tutto è connesso con la pubblicazione del decalogo (sotto forma di lettera del nostro Vescovo) per coinvolgere le comunità ecclesiali nell’attuare quelle buone pratiche e quei processi virtuosi che mirano all’ecologia integrale di cui parla Papa Francesco. Un percorso verso la sostenibilità che ha portato in questi anni verso passi importanti come la costituzione di una comunità energetica solidale e la nascita di un gruppo d’acquisto verso fonti energetiche rinnovabili. Passando attraverso buone pratiche come la semplice ma non banale, per le nostre realtà ecclesiastiche, della raccolta differenziata, della trasparenza dei bilanci, della finanza responsabile, del consumo responsabile e così via. Perché non possiamo dimenticarci che fare passi verso questa direzione significa promuovere un cambiamento di mentalità verso l’assunzione di stili di vita compatibili con la conversione ecologica che porti ad un’ecologia integrale e a una sostenibilità di tutte le nostre attività. Sembra ovvio ma sovente si è motivati a fare certi passi pensando solamente ad un risparmio economico. Questo può essere uno stimolo ma non la motivazione perché molte scelte in questo campo non sono economicamente le più convenienti ma sono scelte giuste da fare per salvaguardare un creato che ci è stato affidato e che dobbiamo consegnare alle generazioni future. Se ci dimentichiamo questo rischiamo di perderci un’occasione.

Sono state coinvolte diverse società energetiche chiedendo a loro alcuni requisiti che per noi erano fondamentali:

energia da fonti rinnovabili,

monitoraggio periodico dei consumi ed efficientemente energetico (il monitoraggio è interessante perché può rivelare anche anomalia e possibilità di miglioramento di un impianto. Ovviamente verrà fatto per gli edifici più grandi come le chiese parrocchiali, gli oratori tralasciando le cappelle o edifici più piccoli)

consulente dedicato a cui rivolgersi direttamente per qualsiasi esigenza e richiesta legata alla fornitura (cosa non da poco soprattutto per agevolare i parroci e i laici che già sono oberati di incombenze e non possono avere delle lungaggini di tempo o persone sempre diverse).

Ovviamente insieme ad una proposta economica di tariffe competitive, uno sconto sugli oneri di commercializzazione e un compenso per ogni contratto di fornitura che sfocerà in un progetto diocesano di sostenibilità.

Anche per il riscaldamento è stato chiesto alla società di fare un passo avanti con un’implementazione di un sistema di compensazione della CO2 emessa dal gas metano. La società ha messo per iscritto la volontà di proseguire verso questa direzione a partire dall’autunno. Questo lo trovo interessante perché possiamo diventare stimolo per il mondo esterno ad intraprendere processi virtuosi.

Se è vero che come Chiesa dobbiamo essere luminosi esempi per la società di queste attenzioni, non possiamo esimerci dall’essere protagonisti nel cambiamento che la società e i nostri comportamenti devono avere a partire da oggi, ormai è una questione improcrastinabile.

EVISO - Energia e Tecnologia per le Aziende | Saluzzo