Carissimi,
siamo in molti questo pomeriggio in questa Chiesa Parrocchiale intitolata a San Giovanni Battista a dare l’estremo saluto al caro confratello sacerdote don Eugenio Viberti che ha offerto la sua vita per questa comunità di Ceresole.
Famiglie, bambini, giovani e anziani, associazioni e amministrazione comunale, come unica famiglia siete qui per esprimere il vostro affetto e la vostra riconoscenza al vostro Parroco emerito. Di questo vi dico grazie!
Don Eugenio nacque a Cherasco il 26 dicembre 1944 e, dopo gli studi presso il Seminario di Alba, venne ordinato sacerdote il 29 giugno 1969.
Dopo l’esperienza da vicecurato a Cortemilia S. Pantaleo con don Sampò, si trasferì come vicecurato a Roma nel 1970, per poi trasferirsi nel 1973 a Settimo Torinese e nel 1976 a Moncalieri.
Quando rientrò in Diocesi venne nominato parroco nel 1977 di Rocchetta Belbo e aggiunse nel 1985 Cossano Belbo, seguendo anche la comunità di Camo. Prestò servizio come insegnante presso il Seminario di Alba.
Nel 2000 si trasferì a Ceresole d’Alba dove vi rimase finché la salute glielo consentì. Dal 2003 iniziò a seguire anche la comunità parrocchiale di Cappelli.
Si è spento presso La Residenza di Rodello l’altro ieri 1 dicembre, prima domenica del tempo di Avvento.
L’Avvento ci prepara alla venuta di Gesù e sappiamo che proprio la prima domenica di Avvento ci parla del ritorno del Signore nella Parusia, alla fine dei tempi, che per noi corrisponde all’ora della nostra morte.
In questo tempo siamo invitati a vegliare e a vigilare perché quando il Signore verrà, di cui non sappiamo né il giorno e né l’ora, ci trovi pronti, come le vergini sagge, con le lucerne accese.
L’invocazione di tutta la Chiesa di questo tempo, vieni Signore Gesù, si è realizzata e compiuta per don Eugenio proprio alla sera della prima domenica del tempo di avvento, compiendosi così anche il suo Natale, la sua nascita al cielo per l’eternità.
Vorrei invitarvi a fare nostra la preghiera di Gesù che abbiamo ascoltato nel vangelo di oggi che abbiamo proclamato: “Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli”.
Chiunque ha conosciuto e ha potuto godere del ministero sacerdotale di don Eugenio avrà sperimentato quanto fosse umile e di poche parole ma presente e attento ai bisogni della sua comunità.
Ogni volta che lo incontravo, qui a Ceresole, ma anche ultimamente in Ospedale e sabato scorso a Rodello, mi colpiva la sua semplicità e serenità, mai una lamentela.
Sono convinto che molti di voi, oggi qui presenti, possiate testimoniare quanto bene avete ricevuto da don Eugenio dal suo modo di essere, accogliente e disponibile verso tutti.
La sua fedeltà al Signore e alla Chiesa lo hanno contraddistinto facendolo essere il Buon Pastore che dà la vita per le sue pecore senza mai risparmiarsi.
Anche in quest’ultimo anno e mezzo, pur sollevato dall’incarico di Parroco, ha continuato imperterrito, nonostante la salute sempre più precaria, ad aiutare il nuovo Parroco.
Affidiamo il caro don Eugenio alla misericordia del Padre affinché lo accolga nel suo regno di pace e di amore.
Ed ora dal cielo preghi e interceda insieme a Maria, Regina degli Apostoli e Madre dei sacerdoti e a tutti i Santi per la nostra Diocesi, affinché sorgano vocazioni alla vita presbiterale fra i nostri giovani. Amen.